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Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 19 Gennaio 2021 Ieri sono ripartito da Abisko per tornare verso Kiruna: avevo il 44% di batteria a 94 chilometri da percorrere, cosa in genere fattibilissima con la Model 3. Ancora una volta, però, ci troviamo di fronte a temperature rigidissime: tra i -20 e i -23 gradi su tutto il percorso, e nonostante la velocità moderata (attorno agli 80km/h) la stima di arrivo precipita al 3%. Siamo costretti a percorrere le ultime decine di chilometri spegnendo tutto quello che si può spegnere, e ovviamente senza riscaldamento la temperatura dell'auto si uniforma a quella del mondo esterno, senza contare che dobbiamo tenere un finestrino leggermente aperto per evitare che si formi condensa sul parabrezza. La visibilità laterale è zero: i finestrini sono totalmente coperti di ghiaccio, formatosi all'interno della vettura - il vetro del finestrino sarà a venti gradi sottozero, e appena il nostro fiato lo tocca diventa ghiaccio. Inutili i tentativi di raschiarlo via, dopo pochi secondi si riforma. In questa situazione sono di grande aiuto le telecamere laterali e quella posteriore, per fortuna non oscurate dal ghiaccio: diventano i miei specchietti "virtuali". Arriviamo finalmente a Kiruna, dove dobbiamo sostare un paio d'ore dato che le uniche colonnine di ricarica hanno potenza 22kW (11kW utilizzabili dalla Tesla); carico lo stretto indispensabile per arrivare al primo supercharger, la nuovissima stazione di Gallivare con le sue colonnine a 250kW. Anche questa volta la ricarica alle colonnine Bee è impeccabile, a parte l'inevitabile lentezza (anche l'app è molto più semplice e intuitiva rispetto alla nostra EnelX). Percorriamo gli ultimi 70 chilometri dopo Kiruna, per raggiungere il supercharger, ancora una volta al gelo - strada facendo mi accorgo che sono stato un po' troppo stretto con la ricarica - e alla fine arriviamo con gli ultimi punti percentuali della batteria... e finalmente attacchiamo la macchina in DC a 250kW! Festeggiamo mettendo il riscaldamento al massimo e godendoci finalmente un tepore che ormai avevamo scordato da giorni :-) La piccola struttura annessa al supercharger è chiusa - altrimenti un pranzo caldo sarebbe stato molto benvenuto - e il paesaggio comincia ad essere avvolto dal buio; a queste latitudini il tramonto a gennaio è attorno alle 13:30. Tutto è innevato, un paesaggio incantevole. Stanotte ci fermeremo qui, in un bungalow a qualche chilometro dalla strada. L'obiettivo è vedere l'aurora boreale: qui non ci sono le luci della città, soltanto alberi ghiacciati e una piccola strada che attraversa la foresta. Dopo cena usciamo: ancora -23 gradi, ma stavolta la batteria dell'auto è ben carica e possiamo consumarla senza pensieri, avendo il supercharger a una quindicina di chilometri. Aspettiamo in Tesla al caldo finchè vediamo un lampo verde attraversare il cielo...l'aurora continua ad aumentare e assume tonalità dal verde al magenta, regalandoci eccezionali opportunità per le foto. Abbandoniamo il caldo della Model 3 per fotografare fino a mezzanotte; con queste temperature le mani si congelano e toccare qualsiasi cosa sia di metallo è quasi doloroso, ma la nostra tenacia è ricompensata dallo spettacolo dell'aurora sulla nostra via. COMMENTI E RISPOSTE
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