Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 29 Dicembre 2021  Mentre tutte le nazioni cercano di spingere verso la mobilità elettrica, con la legge di bilancio 2022 l'Italia ha eliminato completamente l'incentivo sulle elettriche, che di fatto era già sparito da mesi. Chi acquista un'elettrica la dovrà pagare a prezzo pieno, il che renderà decisamente antieconomiche le utilitarie elettriche che ora avranno un prezzo ben superiore alle equivalenti a benzina, e in alcuni casi anche un costo di utilizzo maggiore: chi non ha la possibilità di caricare a casa e si deve appoggiare alle colonnine pubbliche ha un costo chilometrico pari o superiore a un'auto a benzina o diesel. Poco cambia per le auto nelle fasce di prezzo più alte, dove qualche migliaio di euro non fa differenza, ma certamente la fine dell'ecobonus avrà un pesante impatto negativo per le auto nella fascia 20000/40000 euro. Si può solo sperare che le case produttrici corrano ai ripari abbassando i prezzi delle vetture e proponendo sconti e promozioni, ma vista l'attuale situazione del mercato le prospettive non sono certamente positive.
COMMENTI E RISPOSTE
| inviato il 29 Dicembre 2021 ore 17:08
Io sono per eliminare qualsiasi incentivo.. Di suo i carburanti sono già penalizzati alla grande.. Alla fine drogano il mercato.. Tesla è partita senza....è un prodotto per ora con la sua nicchia.. Sono curioso di vedere se i produttori, per spingere, abbasseranno i prezzi. In particolare VolksWagen che ha fatto AlllLLIIInnn |
| inviato il 30 Dicembre 2021 ore 9:35
il problema è piu' complesso e complicato di quello che puo' sembrare.
l'auto elettrica serve soprattutto in citta con veicoli di fascia A e B che sono quelli di maggiore diffusione , le altre a cominciare dalle varie startup, vedi grossi pickup e auto con 1000 cavalli fanno dire wooow ma di fatto in europa non hanno senso, e a mio parere remano contro la tanto decantata transizione ecologica , che di ecologico non ha proprio niente. il problema del prezzo è molto sentito dalle case automobilistiche e ne sono preoccupate , di fatto diminuzioni non ci saranno, anzi il costo di energia e materie prime porta a un costante aumento dei listini che penalizzeranno ancora piu' i consumatori piu deboli economicamente,
al contrario auto da 60/70 k in su risentono molto meno di mancanza di incentivi.
faccio anche notare che l'Italia è l'unico paese in Europa che non incentiva l'elettrico e che i bonus per l'acquisto auto sono soldi dei contribuenti meglio spesi perche sono tra i pochissimi che portano benefici alle casse statali sotto forma di IVA tasse e mancate casse integrazione, sembra che hanno destinato i fondi per gli incentivi a ristori per gli operatori del settore auto, io ne faccio parte , ma sono contrario, preferisco vendere auto e fatturare piuttosto che ricevere un elemosina che non serve a sostenere l'azienda |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 9:30
D'accordissimo con il primo punto.. Solo un dramma. L'auto elettrica ha senso se riesci a ricaricare a casa. In città la maggioranza degli automobilisti non ha un parcheggio di proprietà.
Quindi città da rivedere completamente. O modello New York, poche auto private e tanti taxi. O palazzi e parcheggi da rivedere.
Dall'altra parte l'unica auto elettrica prodotta in Italia è la 500e, perchè finanziare la produzione straniera?. Sarà interessante vedere come Stellantis pensa di gestire la 500e.. abbasserà i prezzi? Punterà a vendere all'estero? |
| inviato il 02 Gennaio 2022 ore 14:03
Stellantis non ha piu niente di Italiano, (le tasse le pagano in Olanda) esono pronto a scommettere che le fabbriche rimaste verranno smantellate in un futuro a medio termine.
ribadisco abbassare i prezzi sarà molto dura per tutti e se l'Italia perderà le fabbriche di automobili , non vuol dire che non bisogna incentivare le auto meno inquinanti, anche perchè è impensabile che gli Italiani debbano avere solo 500 elettriche, ti ricordo anche l'indotto, l' Italia lavora per quasi tutte le case automobilistiche estere oggi in qualsiasi auto che compri trovi una buona parte di componenti made in Italy.
questo è mercato globale ed è ormai riduttivo pensare a solo prodotti italiani. |
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