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Concluso l'ecobonus: chi comprerà le elettriche?




Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 19 Settembre 2021




L'ecobonus si è concluso: anche gli ultimi 57 milioni di fondi sono spariti in pochi giorni. Ora chi comprerà un'elettrica la pagherà dai 6000 ai 10000 euro in più rispetto a chi l'aveva acquistata il mese scorso: chi comprerà ancora le vetture a batteria?

Ovviamente, nulla cambia nella fascia di lusso: le auto oltre i 61000 euro sono sempre state escluse dal bonus, quindi non risentiranno della fine dell'incentivo. Inoltre, alcune di queste auto hanno comunque prezzi più competitivi rispetto alle auto a benzina: una Tesla Model 3 Performance costa molto meno rispetto a un'Audi RS5, BMW M3 o Mercedes C63s, oltre ad avere costi di mantimento enormemente più bassi.

Nella fascia che era raggiunta dall'ecobonus, invece, ci si può aspettare un crollo, specialmente per le utilitarie nella fascia 20000-30000 euro. Per queste auto l'ecobonus poteva rappresentare da un terzo a metà del costo di acquisto, una differenza enorme. Adesso ci troviamo invece con utilitarie elettriche che costano quasi il doppio rispetto alle loro equivalenti a benzina, offrono molta meno autonomia e praticità d'uso, e per chi non ha la possibilità di caricare a casa sono addirittura più costose da mantenere.

Salvo pochi irriducibili ecologisti, è realistico immaginarsi che le elettriche in questa fascia subiranno un crollo, anche se ne vedremo i risultati solo tra 4/5 mesi, quando sarà il momento di consegnare le vetture ordinate da metà settembre in poi.

Non ci resta che sperare in un ulteriore rifinanziamento, ma sul lungo termine è essenziale ripensare il sistema dell'ecobonus, che attualmente è un incentivo basato in buona parte su fortunati tempismi per cogliere i momenti in cui ci sono fondi a disposizione. Altrettanto indispensabile è che i produttori abbassino i prezzi: perchè le elettriche siano il futuro, dovranno potersi "reggere sulle proprie forze" e non essere dipendenti da incentivi statali, che però sarebbero una misura necessaria almeno per qualche anno durante il periodo di transizione tra motore a combustione ed elettriche.


Qui sotto: il prezzo di partenza dell'Opel Corsa elettrica, per fare un esempio, è il doppio rispetto alla versione a benzina.







COMMENTI E RISPOSTE

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 9:53

Sarebbe interessante vedere... senza "bumba economica".. il reale prezzo delle auto elettriche.. ora che è possibile produrre a volume..

avataradmin
inviato il 19 Settembre 2021 ore 10:46

Siamo comunque ancora a volumi ridotti, rispetto alle termiche... penso che la produzione agli stessi volumi sarà da 5-10 anni, a seconda del brand.

(Tesla è forse uno dei pochi che produce in volumi simili ad auto a benzina di pari categoria, ma parliamo ancora di auto di lusso. Per la diffusione dell'elettrico servono le utilitarie!)

avatarjunior
inviato il 19 Settembre 2021 ore 23:27

Già, visti i costi anche una Fiat 500 o una Peugeot la puoi quasi considerare un auto di lusso punto al momento l'unica vera utilitaria è la dacia spring.

avataradmin
inviato il 20 Settembre 2021 ore 8:51

Ma anche la Dacia Spring costa il doppio rispetto a una Dacia Sandero (e la Sandero è più spaziosa e senza problemi di autonomia)...

avatarjunior
inviato il 20 Settembre 2021 ore 11:17

Visto il trend dei primi mesi del 2021 direi che la voglia di elettrico su una parte della popolazione c'è, però parliamo ad oggi di un parco circolante di 53.000 auto su poco meno di 40 milioni di veicoli (0,13% di penetrazione del mercatto) [FONTE ANFIA] . La dimostrazione è anche il veloce consumo degli eco-incentivi.

Probabilmente in questa seconda parte di anno potrebbero fare la parte dei leoni quelle EV provenienti dal mercato Cinese che ancora non hanno una rete distributiva localizzata, ma che annunciano EV dai prezzi molto competitivi con le tradizionali con dotazione da Luxury car.

Una politica di incentivi come quella fatta inizialmente in Norvegia alle soglie del 2000 dove le EV erano completamente detassate (NO IVA, NO COSTI ADIZIONALI di acquisto e mantenimento, etc.) congiuntamente a forti agevolazioni alla circolazione (No Blocchi, Uso corsie preferenziali, Parecheggi a pagamento gratuiti, corsie preferenziali agli imbarchi dei traghetti, etc. hanno portato oggi ad una progressiva inversione, che abbinata ad un adeguato contributo di sviluppo della rete infrastrutturale oggi li pongono come esempio.


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