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Gianfranco Pizzuto: mobilità elettrica


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Pubblicato da Juza (Redazione AutoElettrica101) il 24 Luglio 2019


Ho conosciuto Gianfranco Pizzuto nel 2013, quando si occupava di Fisker Italia. Da allora ha continuato a dedicarsi con passione allo sviluppo e alla diffusione delle auto elettriche: in una calda giornata di fine luglio, ho avuto l'occasione di incontrarlo per una lunga discussione sul tema e per vedere di persona i progetti a cui si sta dedicando!

Brand emergenti e marchi storici

Il passaggio da motore a combustione a elettrico porterà inevitabilmente a cambiamenti significativi nel settore automobilistico: alcuni marchi ne usciranno rafforzati, altri resteranno indietro e perderanno mercato.

Ho chiesto a Gianfranco quali sono i brand emergenti che gli hanno fatto una migliore impressione: ovviamente Tesla è la prima della lista, è attualmente il "non plus ultra" nel settore elettrico. Tra gli altri brand che ha citato, Rivian (che di recente ha ricevuto un grande investimento da parte di Amazon) e la poco conosciuta Lightyear, giovanissima startup olandese che sta sviluppando un'auto completamente coperta di pannelli solari.

Gianfranco Pizzuto

Gianfranco Pizzuto e la sua Fiat 500e con batteria da 55kWh.

Oltre a questi tre marchi che anch'io seguo già da tempo, Gianfranco ha citato anche Byton, un brand cinese che arriverà anche sul mercato europeo il prossimo anno. Questo è il nome che conoscevo meno, ma penso sia un altro interessante spunto di riflessione: il mercato cinese sta fortemente spingendo sull'elettrico, molto brand stanno nascendo in questo paese e in futuro potrebbero rivoluzionare anche il nostro mercato. Per fare un paragone, basta pensare al settore smartphone dove brand cinesi a noi sconosciuti fino a pochi anni fa, come Huawei, OnePlus, Xiaomi, sono ora diventati dei colossi ben inseriti anche in Europa (mentre tanti marchi storici sono spariti).

Parlando invece dei marchi tradizionali, l'opinione di Gianfranco è ben meno positiva. Quest'anno alcuni brand hanno finalmente presentato prodotti "vendibili" anche in fascia di prezzo intorno ai 30000 euro (es. Opel Corsa-e, Peugeot e-208, Renault Zoe ZE50), e altri hanno portato sul mercato buoni prodotti high-end come la Jaguar i-Pace, ma ancora tanti brand presentano prodotti creati solo per poter dire "anch'io ho un'elettrica". Basta pensare a BMW che propone una i3 a un prezzo fuori mercato, o anche alla nuovissima Mini Cooper elettrica con un'autonomia intorno ai 200 chilometri - quando con lo stesso prezzo è possibile avere quasi il doppio della percorrenza. Alcuni brand italiani come Fiat o Alfa Romeo addirittura non hanno neppure un'elettrica in catalogo...

E' interessante anche notare come alcune nazioni, non certo note per le aziende automobilistiche, stiano investendo nell'elettrico: Gianfranco ha citato Uruguay e Ungheria, paesi relativamente "piccoli" ma che dimostrano un desiderio di innovazione e un maggior dinamismo rispetto ad altre nazioni.

Infine, è probabile che cambierà anche il modo di acquistare le auto: non più una rete di concessionari, ma acquisto online e consegna in "temporary stores" realizzati all'occorrenza in varie parti del territorio. Questo modello di vendita riduce notevolmente i costi, dando un vantaggio economico sia all'utente finale che al produttore.

Batteria Gianfranco Pizzuto

La batteria Li-Ion sviluppata da Gianfranco Pizzuto.


Tecnologie future: batterie allo stato solido

Le batterie allo stato solido sono uno dei temi più discussi nell'ambito delle future tecnologie per la mobilità elettrica. Ho chiesto a Gianfranco il suo parere: "Le batterie allo stato solido esistono già" ha spiegato "il problema è riuscire a produrle con costi ragionevoli". Problema che però potrebbe essere risolto nel giro di 2-3 anni, portando quindi sul mercato una nuova tecnologia che offre maggiore sicurezza e maggiore densità: in altre parole, sarà possibile avere una maggiore autonomia senza aumentare le dimensioni della batteria.


Una Fiat 500 elettrica da 400km di autonomia

L'incontro con Gianfranco è stato anche l'occasione per provare la sua personalissima Fiat 500 elettrica, un'auto interessante sia dal punto di vista tecnico che per quello che rappresenta.

La 500 elettrica (modello 2013, da non confondere con la nuova che uscirà nel 2020) è un'auto che non è mai entrata in commercio in Italia: è stata venduta da Fiat solo sul mercato americano, con lo scopo di essere una "compliance car", cioè un'auto realizzata esclusivamente per rientrare negli obblighi imposti dalle leggi di alcuni stati. Come tale, non è stata sviluppata su una piattaforma elettrica a sè stante, ma Fiat ha semplicemente preso la 500 a benzina e gli ha montato un powertrain elettrico, cercando di renderla il meno appetibile possibile in modo da non venderne una di più di quelle strettamente necessarie. Pessima autonomia, prezzo elevato e ricarica lentissima: questa era la 500 elettrica per il mercato americano.

La Fiat 500e di Gianfranco Pizzuto, dettaglio


Perchè dunque parlare di un'auto del genere? Gianfranco Pizzuto ne ha importata una in Italia e ha voluto dimostrare le reali potenzialità di questa auto, andando a lavorare sui principali punti deboli: batteria e ricarica. La batteria originale da appena 24 kWh è stata sostituita da una batteria che fisicamente ha le stesse dimensioni, ma con capacità di ben 55 kWh! Inoltre, la ricarica che inizialmente era limitata a soli 6.6kW in AC è stata portata a 120kW in DC, una velocità paragonabile a quella delle Tesla.

La Fiat 500e di Gianfranco Pizzuto


Il risultato è un'auto che ha oltre il doppio dell'autonomia originale: nell'uso reale la Fiat 500 "Scuderia-E" è in grado di percorrere 400 chilometri e si ricarica in mezz'ora! E tutto questo non è stato realizzato da una multinazionale con miliardi di budget, ma da una singola persona con grande determinazione: penso che sia una grande dimostrazione di come i brand "storici" hanno volutamente tirato il freno sull'elettrico, evitandolo il più possibile finchè non sono stati costretti dall'arrivo di nuovi e agguerritissimi concorrenti, in primis Tesla.

A fine agosto 2019 Gianfranco Pizzuto guiderà la sua 500 elettrica dal Brennero fino ad Oslo percorrendo 2000km in 24 ore, una maratona di guida sia per dimostrare che i lunghi viaggi con l'elettrico sono ormai possibili, sia per mostrare la bontà del progetto che ha realizzato.

La Fiat 500e di Gianfranco Pizzuto, dettaglio


Non ci resta che da sperare che la nuova Fiat 500 elettrica che entrerà in commercio l'anno prossimo segua il buon esempio di questo progetto, e offra un'elettrica di qualità accessibile al grande pubblico.

La rete di ricarica

Durante il test drive della 500 elettrica ho avuto modo di vedere varie colonnine Alperia, un brand diffuso principalmente in Alto Adige. Tra queste, mi ha colpito particolarmente la colonnina da 150kW installata a Merano: da utilizzatore dei supercharger Tesla, penso che sia essenziale avere colonnine da almeno 100kW per poter rendere le auto elettriche veramente appetibili. Purtroppo, la maggior parte delle colonnine attualmente diffuse sul territorio italiano hanno potenza 22kW: è impensabile aspettare tre o quattro ore (se non di più) per caricare l'auto quando si è in viaggio; mi auguro che in futuro colonnine come quella di Merano diventino lo standard.

Un'altra limitazione attuale è il costo: le colonnine Enel costano 0.5 euro/kWh, una cifra enormemente superiore alla ricarica casalinga e quasi doppia rispetto al costo dei Supercharger Tesla. Gianfranco è fiducioso che i costi andranno riducendosi: con l'elettrico la rete di ricarica diventa un "valore aggiunto" per l'auto; se Tesla vende la ricarica a 0.25 euro/kWh e gli altri brand al doppio, ovviamente la maggior parte degli acquirenti preferirà Tesla. E' quindi probabile che anche Ionity (la rete di ricarica creata da Mercedes, Audi, BMW e altri grossi brand) sarà costretta ad allinearsi ai costi di Tesla, altrimenti andrà a creare un forte svantaggio per le auto dei brand che si affidano a questa rete di ricarica.

Attualmente la rete Ionity è in fase di sviluppo e applica un costo a forfait di 8 euro per ricarica, molto conveniente per chi ha auto con batterie di medie e grandi dimensioni; il prezzo per kWh dovrebbe entrare in vigore dal 2020 ma non è stato ancora stabilito.

Gianfranco Pizzuto

La presa di ricarica CCS montata sulla 500e, in grado di caricare fino a 120kW

Ovviamente, man mano che le auto elettriche andranno diffondendosi aumenterà anche la richiesta di energia a livello nazionale: Gianfranco mi ha fatto notare che questo problema non va affrontato "centralizzando" la produzione di energia elettrica (come avviene attualmente, in buona parte), ma creando un'ampia rete di "micro-grid", basata principalmente sul fotovoltaico. I tetti delle case offrono un'enorme superficie che potrebbe essere destinata alla produzione di elettricità, e l'utilizzo di batterie (anche quelle delle auto stesse) permetterà di stabilizzare richiesta e produzione. Mentre ora siamo solo consumatori di elettricità, in futuro probabilmente molti saranno sia consumatori che produttori: può sembrare una cosa difficile da realizzare, ma il parco auto non passerà da motore termico a elettrico da un giorno all'altro, sarà una transizione molto lunga e graduale e quindi non manca il tempo per adeguarsi.

Chi è Gianfranco Pizzuto

Gianfranco ha iniziato la sua carriera nel 1983, e sei anni dopo è stato co-fondatore di FAE GROUP S.p.A., azienda produttrice di mezzi agricoli e macchine da cantiere. Nel 2007 è stato uno dei primi finanziatori di Fisker Automotive e ha portato avanti Fisker Italia fino al 2014, anno in cui l'azienda è stata venduta a Wanxiang America.

Dal 2013 lavora come consulente in ambito automobilistico e ha sviluppato, assieme al team "Scuderia-E", batterie potenziate per la Fiat 500e, estendendone l'autonomia da 180 a 400 chilometri. Da marzo 2018 è anche EV Brand Ambassador per Jaguar Land Rover e si dedica con passione allo sviluppo di progetti sostenibili in tutto il mondo.

Potete vedere alcuni dei sui progetti sui siti www.scuderia-e.com e www.gianfrancopizzuto.com.



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