| inviato il 07 Ottobre 2019 ore 16:56
Sto impazzendo a cercarci di capire la strada migliore. Personalmente è probabile che posso ricaricare l'auto a lavoro, ma al di fuori di questa possibilità? Forse montare il wallbox a casa non è una saggia idea, ma eventualmente, come districarsi tra le mille formule e costi? Le tariffe flat, almeno quella di enel x, non mi sembrano convenienti. Le colonnine pubbliche, tralasciando quelle nei centri commerciali (nella mia zona ce n'è soltanto una), come funzionano? Si paga a consumo con addebito su conto o carta di credito, ci sono formule migliori? Grazie per la pazienza! |
| inviato il 07 Ottobre 2019 ore 17:57
Ti consiglio di iniziare con il caricatore in dotazione, ed eventualmente montare dopo il wallbox. Io a casa carico tranquillamente la Tesla col suo piccolo caricatore e presa schuko! Le colonnine pubbliche in genere funzionano con app dedicata sul cellulare e addebito su carta di credito, ma ce ne sono poche e sono lente, non ci farei affidamento. L'unica eccezione sono le stazioni Tesla, lì per ogni stazione ci sono da 8 a 20 colonnine, sono veloci e non capita mai di trovarle tutte occupate... se hai la fortuna di avere un supercharger Tesla, lo puoi usare anche come metodo principale di ricarica, anche se è leggermente più costoso rispetto alla ricarica domestica (0.25 euro/kWh contro i 0.18-0.20 euro/kWh a casa). Ovviamente però questo solo se prendi una Tesla ;-) Le tariffe flat non sono quasi mai convenienti a meno che tu non faccia tantissimi chilometri; in genere è meglio una tariffa a consumo. |
| inviato il 07 Ottobre 2019 ore 19:08
Uhm caricare con la schuko utilizzando la rete domestica con un contratto a 3kW non mi sembra un buon inizio, piuttosto alzo a 6kW e monto una wallbox, se devo ricaricare 50kW così impiego 8 ore grosso modo. |
| inviato il 07 Ottobre 2019 ore 20:39
L'aumento a 6kW è indispensabile, su questo siamo daccordo :-) Ma serve anche con la schuko... aumenti a 6kW per poterne dare 3kW all'auto e lasciarne 3 alla casa. Col wallbox puoi andare oltre i 3kW, ma se hai contatore a 6kW e ne dai 6 alla macchina, appena accendi qualcosa in casa salta la corrente ;-) Con un contratto da 6kW, anche con wallbox, devi comunque lasciare qualcosa alla casa, quindi al massimo se hai poche cose accese puoi arrivare a dare 4 - 5 kW solo alla macchina (ma sei un pò al limite). Per caricare l'auto a 6kW senza pensieri dovresti portare il contatore a 9kW (sempre tenendo conto dei 3 per la casa), però tra wallbox, installazione, aumento contatore (in genere in trifase oltre i 6kW) spendi un pò. Se scegli il wallbox, quello Tesla è ottimo e ha un prezzo molto competitivo, e (salvo impreviste eccezioni) è compatibile con tutte le auto (per la ricarica domestica usano tutte il Type 2 e AC):
costa 530 euro e in genere l'installazione costa circa altri 500, vedi www.tesla.com/it_IT/support/home-charging-installation?redirect=no |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 10:30
Per Renault la ricarica con presa schuco è consigliata sono in circostanze di emergenza in quanto può non sopportare sovraccarichi e la batteria si degrada maggiormente. per informazione la legge di bilancio 145 comma1039 del 1marzo 2019 prevede un incentivo del 50% sui costi di installazione di ricariche per auto elettriche fino a 7Kw |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 10:51
“ Per Renault la ricarica con presa schuco è consigliata sono in circostanze di emergenza in quanto può non sopportare sovraccarichi e la batteria si degrada maggiormente. „ per il discorso sovraccarichi come scrivevo nell'altro topic bisognerebbe far verificare a un elettricista se i cavi della presa sono di sezione adeguata ;-) il discorso della batteria che si degrada invece mi sembra molto strano... in genere è il contrario, la ricarica lenta giova alla vita della batteria... 3kW dovrebbero far solo bene alla batteria, ne avevo discusso anche con un esperto del settore che ha confermato che anche una ricarica lentissima non fa danni, anzi! |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 12:19
le schuco se hanno sezioni di cavo di 4.5 mm sono ok se invece sono utilizzate tipo prese per PC con cavi sezione 1.5 fondono lenta la carica va bene pero' piu' importante è che si devono anche generare correnti di carica stabilizzata che preserva la durata della batteria. probabilmente Tesla prevede gia un caricabatterie adeguato se permette l'utilizzo costante |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 12:41
sì, è una questione di sezione dei cavi, io avevo sentito parlare di addirittura 6mm per stare sul sicuro. “ probabilmente Tesla prevede gia un caricabatterie adeguato se permette l'utilizzo costante „ confermo, il caricatore Tesla in dotazione (UMC2) è fatto veramente benissimo e gli stessi impiegati Tesla mi hanno detto che può tranquillamente sostituire il wallbox; ha addirittura sensori per rilevare eventuali surriscaldamenti nella presa stessa! per dare l'idea, queste sono solo una piccola parte delle anomalie che è in grado di rilevare:
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| inviato il 15 Ottobre 2019 ore 21:44
Ho trovato questa pagina www.tesla.com/it_IT/support/charging-connectors del sito Tesla.com dedicata ai connettori di ricarica che non avevo ancora visto. Il menù a tendina "Tesla Mobile Connector" mostra due immagini delle dotazione di bordo, ovvero l'adattatore domestico da 3 KW e l'adattatore blu industriale da 16A. Non mi pare che l'argomento sia stato affrontato in altri filoni, dunque rivolgo due domande a Juza o a chi ha una Telsa e ha sperimentato il secondo metodo: se si ha la potenza sufficiente, è possibile installare nel proprio garage una presa industriale blu da 16A e ricaricare a 3,7 KW, oppure la presa industriale in questione richiede il trifase? E' il caricatore di bordo che riconosce il tipo di connettore in base ai poli da cui arriva la corrente e dunque setta la ricarica sulla potenza adeguata? |
| inviato il 15 Ottobre 2019 ore 23:32
“ se si ha la potenza sufficiente, è possibile installare nel proprio garage una presa industriale blu da 16A e ricaricare a 3,7 KW „ Penso proprio di sì, e dovrebbe essere fattibile anche senza trifase. Però oltre alla presa è fondamentale far controllare a un elettricista la sezione dei cavi che arrivano alla presa, se sono troppo sottili si possono surriscaldare (la sezione attorno ai 6mm per stare sul sicuro, però non sono un esperto in materia). “ E' il caricatore di bordo che riconosce il tipo di connettore in base ai poli da cui arriva la corrente e dunque setta la ricarica sulla potenza adeguata? „ Sì, in base al connettore limita la potenza, rispettivamente a 16A @ 220/230V con la presa industriale oppure 13A @ 220/230V con la schuko. Inoltre, puoi anche regolare tu la potenza - non è possibile aumentarla, ma puoi ridurla fino a 5A. Infine, a volte Tesla Mobile Connector sceglie autonomamente di ridurre la potenza se rileva surriscaldamenti o altri problemi di rete, quindi non è detto che utilizzi sempre la presa al massimo potenziale - ad esempio con la schuko che ho a casa carica regolarmente a 13A, ma in viaggio con prese meno "affidabili" (ma sempre schuko) mi è capitato che scendesse anche a 5A o 6A. |
| inviato il 15 Ottobre 2019 ore 23:37
Per dare l'idea in uno sperduto paesino in Norvegia mi caricava così ;-)
Questa era una Model S, ma anche la Model 3 e il suo caricatore se rilevano una presa 'inaffidabile' riducono parecchio la potenza (questo non toglie che per stare sul sicuro è comunque meglio far controllare la sezione dei cavi). |
| inviato il 16 Ottobre 2019 ore 9:51
“ Penso proprio di sì, e dovrebbe essere fattibile anche senza trifase. Però oltre alla presa è fondamentale far controllare a un elettricista la sezione dei cavi che arrivano alla presa, se sono troppo sottili si possono surriscaldare (la sezione attorno ai 6mm per stare sul sicuro, però non sono un esperto in materia). „ Grazie Juza, ottime notizie! Aggiungo, perché mi ero già documentato, che i cavi da 6 mm sono idonei fino a 32/38A (dipende da come sono posati, se incassati o in tubo d'aria), ma in un'abitazione è praticamente impossibile trovarli, a meno che qualcuno non abbia una lavatrice o un forno industriale! In caso di nuovo impianto, da realizzare per esempio in un garage, il consiglio è quello di far portare dall'elettricista cavi da 32A in trifase. La differenza di costo è minima, ma l'impianto sarebbe già predisposto per un eventuale aumento di potenza fino a 9/10KW in trifase e installazione di un caricatore da muro Tesla che arriva fino a 7,36KW (32A x 230V). Considerata la doppia dotazione di bordo, personalmente mi farei montare una presa blu, per ricaricare a 3,7 e non a 3KW. Il costo è di poco superiore rispetto a una schuko ma il vantaggio è evidente. Il vero salto di qualità e di investimento, tuttavia, sia per l'impegno di potenza sia per il costo di acquisto, è con il passaggio al connettore, perché, impianto a parte, si spendono 530 euro per il connettore e 92 euro/KW per l'aumento di potenza. Insomma, mi sto facendo una cultura... elettrica! |
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